Prese elettriche nel mondo: guida alle spine per viaggiare
Quando si organizza un viaggio all’estero, si pensa al volo, all’hotel, a cosa mettere in valigia e magari anche ai souvenir da comprare. Ma c’è un dettaglio che sembra piccolo e banale, eppure può rovinarti la giornata: le prese elettriche.
Immagina di arrivare in hotel dopo ore di volo, stanco e con il telefono scarico. Tiri fuori il caricabatterie, cerchi la presa… e scopri che la spina non entra. Non importa quanto premi: la forma è diversa. Oppure, se entra, rischi che il tuo dispositivo non funzioni perché il voltaggio non è compatibile.
Per evitare brutte sorprese, bisogna conoscere le prese elettriche del mondo. In questa guida ti spiego in modo semplice perché esistono tanti modelli, quali sono i più diffusi, dove si trovano e come prepararti per non restare mai senza energia in viaggio.
Perché esistono prese diverse?
Quando l’elettricità cominciò a diffondersi nel Novecento, ogni Paese inventò il proprio sistema. Non c’erano regole comuni e gli ingegneri cercavano soluzioni pratiche per collegare lampadine e apparecchi.
Così, negli Stati Uniti si scelse la spina piatta, in Europa quella tonda, in Gran Bretagna una con tre poli grandi e robusti. Nessuno pensava che un giorno le persone avrebbero viaggiato in tutto il mondo con telefoni, computer e tablet.
Oggi esistono 15 tipi ufficiali di prese, indicate con le lettere dalla A alla O. Alcune sono molto comuni, altre quasi uniche in certi Paesi.
Voltaggio e frequenza: corrente forte o debole?
Oltre alla forma delle prese, conta anche quanta energia arriva dalla presa.
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In Europa e gran parte dell’Asia, il voltaggio è di 220-240 volt.
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Negli Stati Uniti e in Giappone, il voltaggio è più basso: 100-120 volt.
La frequenza, cioè quante volte al secondo la corrente cambia direzione, varia tra 50 Hz (Europa) e 60 Hz (USA).
Molti caricabatterie moderni (telefono, laptop) funzionano con entrambe le modalità, perché sono “universali”. Ma elettrodomestici come asciugacapelli o rasoi potrebbero bruciarsi o funzionare male se collegati al voltaggio sbagliato.
Tipologie di prese nel mondo
Vediamo ora nel dettaglio le principali prese, dove si trovano e qualche curiosità.
Tipo A e B – America del Nord
Negli Stati Uniti, Canada e Messico troverai spine piatte.
Queste prese sono nate più di 100 anni fa. Sono leggere e semplici, ma meno sicure di quelle europee.
Tipo C – Europa e oltre
La spina più comune nel mondo, detta anche Europlug. Due poli tondi, senza messa a terra.
È usata in quasi tutta Europa (tranne Regno Unito, Irlanda e Malta) e in molte parti di Asia e Sud America.
Tipo D – India
Tre poli tondi a forma di triangolo. Antica ma ancora diffusissima in India e Nepal.
Tipo E e F – Europa continentale
Due poli tondi con messa a terra.
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E: con un foro centrale.
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F: con due clip laterali (detta anche “Schuko”).
Sono le più usate in Italia, Germania, Francia, Spagna e tanti altri Paesi.
Tipo G – Regno Unito e dintorni
Tre poli rettangolari, grandi e solidi.
Si trova in Inghilterra, Irlanda, Malta, Cipro, Hong Kong e Singapore.
Ogni presa ha un interruttore di sicurezza: una vera ossessione britannica per la protezione.
Tipo H – Israele
Tre poli disposti a forma di Y. È unica al mondo e usata solo in Israele.
Tipo I – Australia e Nuova Zelanda
Due poli piatti inclinati a V e uno centrale per la messa a terra. Diffusa anche in Cina e Papua Nuova Guinea.
Tipo J – Svizzera
Due poli tondi e uno centrale. Presa sottile e compatta, tipica svizzera: precisa ed efficiente.
Tipo K – Danimarca
Molto simile alla spina europea, ma con un terzo polo per la messa a terra.
Tipo L – Italia
Tre poli tondi in fila. Ancora oggi molto comune nelle vecchie case italiane, anche se spesso affiancata dal tipo F.
Tipo M – Sudafrica
Tre poli tondi grandi. Somiglia alla D, ma più massiccia.
Tipo N – Brasile
Tre poli sottili, simili alla J. Dal 2010 è lo standard ufficiale in Brasile.
Tipo O – Thailandia
Tre poli rotondi o piatti, usata quasi solo in Thailandia.
Le prese continente per continente
Per semplificare, vediamo quali prese troverai nei diversi continenti.
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Europa: soprattutto C, E, F e L. In UK e Irlanda, G. In Svizzera, J.
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America del Nord: A e B.
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Sud America: C, I e N, ma varia molto da Paese a Paese.
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Asia: grande varietà (C, D, G, I, H). In Giappone si usano A e B.
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Africa: soprattutto D, M e C.
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Oceania: I in Australia e Nuova Zelanda.
Gli adattatori: la salvezza del viaggiatore
La soluzione più semplice per viaggiare senza problemi è portare con sé un adattatore universale.
È un piccolo oggetto che trasforma la tua spina in quella del Paese che visiti.
Gli adattatori migliori hanno:
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prese per più tipi di spine;
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porte USB e USB-C;
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protezione contro sovratensioni.
Un consiglio furbo: porta anche una ciabatta multipresa da casa. Così ti basta un solo adattatore per collegare più dispositivi.
Errori comuni da evitare
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Pensare che le prese siano uguali ovunque: sbagliatissimo!
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Usare apparecchi non compatibili con il voltaggio: rischio di bruciarli.
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Comprare adattatori troppo economici: possono rompersi o essere pericolosi.
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Non controllare prima di partire: meglio informarsi sul sito ufficiale del turismo del Paese.
Un po’ di curiosità storiche
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La prima spina elettrica fu inventata nel 1904 da Harvey Hubbell, un americano.
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In Giappone usano ancora prese tipo A con solo due poli, perché la rete elettrica è nata molto presto e non è stata aggiornata ovunque.
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In Italia, per anni sono coesistiti più modelli: oggi trovi prese L, C e F nello stesso appartamento.
Esempi pratici di viaggiatori
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Anna in India: portò un phon europeo e lo collegò senza adattatore. Risultato? Bruciato in pochi secondi per il voltaggio diverso.
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Marco in Inghilterra: aveva solo il caricabatterie europeo. In aeroporto comprò un adattatore di fortuna, ma funzionava male. Da allora porta sempre un universale.
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Sara in Australia: trovò comodo l’adattatore con porte USB: poteva caricare telefono e tablet insieme.
Consigli finali
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Prima di partire, cerca “prese elettriche + nome Paese” su internet.
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Porta sempre con te un adattatore universale.
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Controlla se i tuoi apparecchi sono compatibili con 110/220 volt.
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Se viaggi spesso, investi in un adattatore di qualità: è un piccolo costo che ti salva grandi problemi.
Conclusione
Le prese elettriche sembrano un dettaglio, ma in viaggio fanno la differenza. Conoscere i vari modelli, i voltaggi e avere l’adattatore giusto significa non restare mai senza energia per telefono, pc o fotocamera.
Ora che sai tutto, puoi partire sereno: ovunque andrai, saprai come collegarti alla corrente del mondo.
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