Quando lo smartphone sostituisce la TV: trend, dati e impatti

Negli ultimi anni il modo di consumare contenuti video ha subito una trasformazione radicale. La televisione, un tempo cuore pulsante della fruizione mediatica domestica, sta lasciando spazio allo smartphone, dispositivo più piccolo ma sempre connesso, personale e appagante. In questo articolo esploriamo le ragioni del cambiamento, i dati che ne confermano la portata, le implicazioni generazionali e futuri scenari da monitorare.


Il declino della TV tradizionale

Il consumo televisivo è in forte calo soprattutto tra i più giovani. In Europa, tra il 2013 e il 2023, gli under 24 hanno ridotto la visione quotidiana della TV da 2h29 a circa 33 minuti.
Un quarto della popolazione e metà dei giovani tra i 16 e i 24 anni non hanno nemmeno guardato la televisione in una settimana.


Lo streaming supera la TV lineare

Nel maggio 2025 lo streaming ha superato la somma di TV via cavo e broadcast: 44,8 % contro 44,2 %.
Gli utenti passano in media quasi 7 ore al giorno online, rispetto a meno di 2,5 ore davanti alla TV.


YouTube e social sull’enorme schermo

YouTube è ora il servizio più consumato attraverso la TV, con oltre un miliardo di ore guardate ogni giorno su grandi schermi.
La piattaforma, grazie al potenziamento dell’app per smart TV, è salita al 12,5 % della visione totale, davanti a Netflix.


Non solo YouTube: la trasformazione dei social

La TV non è del tutto superata: gli schermi smart incorporano TikTok, Instagram e YouTube in formato televisivo.
YouTube ha segnato una rivoluzione culturale simile al televisore, conquistando spazi oggi centrali nell’intrattenimento domestico.


Le abitudini italiane durante la pandemia

Durante il lockdown del 2020, 3 milioni di italiani hanno guardato la TV sullo smartphone.
Il 17% della popolazione usava questa modalità regolarmente, confermando una tendenza accelerata della fruizione mobile.


Internet è la nuova TV

Internet è sempre più concepito come la "nuova televisione". TikTok, Reels e video dominano le esperienze online, cambiando stili comunicativi, trend e cultura digitale.


I giovani e lo smartphone: rapporto privilegiato

Nella Generazione Z (13–17 anni), il 65 % guarda sport via smartphone, solo il 35 % tramite TV.
Nel complesso, gli under 35 si informano soprattutto online.


Perché il piccolo schermo vince sul grande?

  • Convenienza e portabilità: lo smartphone è sempre con noi.

  • Fruizione personalizzata: on-demand, senza orari fissi.

  • Contenuti brevi e continui: scanditi dagli algoritmi.

  • Accessibilità immediata: basta uno swipe.


Social TV e multiscreening

Il “multiscreening” è ormai parte dell’esperienza media: si commenta su smartphone mentre si guarda la TV.
Questo fenomeno, noto come Social TV, fonda la fruizione passiva su interazione digitale.


Dati informazione Italiani: internet supera la TV

Per la prima volta, la TV non è più il principale mezzo informativo per gli italiani: il 46,5 % contro il 67,4 % del 2019.
Nonostante ciò, i media tradizionali (TV, radio, stampa) rimangono i più affidabili.


Il futuro: convergenza e nuovi schermi

Il televisore evolve, integrando social e piattaforme video. I social si stanno adattando alla forma televisiva.
L’oggetto TV resta centrale, ma i contenuti sono plasmati dal mobile-first e dai creator.

Il cellulare ha preso il posto della TV in molti contesti, segnando un cambio di paradigma nella fruizione media.
L’età, i contenuti personalizzati e la comodità rendono lo smartphone protagonista del presente e del futuro.
La TV, benché trasformata, continua a vivere come schermo comune, ma i contenuti sono sempre più modellati dall’esperienza mobile.

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